The Beach

Attivo

The Beach - Green Concept Club, Murazzi del Po Gipo Farassino, Torino, TO, Italia

Guarda sulla mappa > Website Facebook Instagram

>>> Intervista con Felice Marino proprietario del The Beach club di Torino <<<

Il The Beach di Torino è uno dei club più caratteristici dell'area Murazzi, che negli anni è riuscito ad integrare spinte underground con linguaggi più mainstream.

CF: Come nasce il The Beach e come cambia negli anni?

FM: Il The Beach è attivo da metà anni '90 ma la sua nuova forma nasce nel settembre del 2012 quando Felice Marino e Paolo Romano si incontrano sognando il locale che poteva essere. Partecipano e vincono il bando pubblico, dopodiché inizia la lunga traversia di progettazione e costruzione del locale per poi arrivare alla riapertura nel novembre 2014. Dalla prima apertura ad oggi i principi sono rimasti gli stessi. Ricerca, innovazione, sperimentazione con la priorità costante di offrire un’esperienza sempre più completa al nostro cliente. Si è quindi partititi da un locale prevalentemente notturno per arrivare ad un club moderno che miscela con sapienza drink, food ed intrattenimento. La metamorfosì del locale non è ancora terminata, convinti che l’unica strada giusta sia l’evoluzione.

The Beach Torino_018_by Antonio la Grotta 2019 for Club Futuro

CF: Spesso si pensa che gestire un club sia una sorta di hobby, quali sono le competenze necessarie per fare in modo che un club funzioni?

FM: L’errore più comune, guardato dall’esterno, del nostro settore è pensare che un locale impegni esclusivamente nei giorni di apertura e che mettere insieme una squadra organizzata sia semplice. Al contrario, per esser sicuri di offrire un servizio adeguato e uniforme, la quotidianità è fondamentale. Ogni aspetto deve essere gestito e curato, ogni possibile situazione prevista e ponderata. Oltre al tempo ed all’organizzazione è chiaro che le competenze sono fondamentali. Avere a disposizione personale con anni di esperienze e formazione nell’ambito ci consente di dare un servizio di qualità e proporre alla nostra clientela prodotti adatti alle loro richieste. L’errore più comune di chi si improvvisa in questo settore è proporre prodotti (sia artistici che di servizio) non adeguati alla cliente, o di proporli in maniera sbagliata. Tutte situazioni che invece di portare il club ad essere valorizzato sortiscono l’effetto contrario. Sempre più cerchiamo di formare e verticalizzare i nostri collaboratori nei vari settori, per raggiungere un livello di conoscenza che ci permetta di esser sempre un passo più avanti.

The Beach Torino_010_by Antonio la Grotta 2019 for Club Futuro
The Beach Torino_017_by Antonio la Grotta 2019 for Club Futuro

CF: Alcuni di noi ricordano il The Beach di Krakatoa, forse uno dei momenti più interessanti della scena del clubbing Torinese, dove artisti locali (Samuel + Pisti) si sono trovati a sperimentare formule di club night e suoni esportate poi in tutto il resto d’Italia. Qual’è il ruolo dei club nello sviluppo di una scena locale?

FM: Torino è sempre stata una città che ha sperimentato e promosso. Da noi sono nati spunti che poi han fatto storia nel night clubbing e non solo. Questo per dire che il nostro territorio si è sempre saputo inventare, forse rispetto ad altri territori il nostro limite è sempre stato nel promuoverci all'esterno e nel collaborare tra le varie realtà. I club per fare bene la loro parte devono essere aperti e recettivi. Cercare il confronto e la sperimentazione piuttosto che nascondersi dietro le competenze già consolidate. L’attenzione deve essere rivolta alle novità con spirito di adattamento, non sempre quello che viene proposto può essere di per se consono ma ogni locale può cercare la sua strada rispetto al contesto. Oltre ciò chi gestisce i club deve dare credito ai giovani e accettare qualche errore, nemmeno Samuel e Pisti erano perfetti e non sarebbero mai cresciuti senza commettere qualche sbaglio. La pazienza è un valore fondamentale se si vuol far crescere qualcosa, in ogni ambito della vita e del lavoro. Se ci si ferma al primo evento perchè non quadrano i conti o perchè il locale non ha l’affluenza desiderata non si và da nessuna parte.

I club per fare bene la loro parte devono essere aperti e recettivi. Cercare il confronto e la sperimentazione piuttosto che nascondersi dietro le competenze già consolidate.
The Beach Torino_004_by Antonio la Grotta 2019 for Club Futuro

CF: I Murazzi come riviera di Torino, oramai sembra che la possibilità di sviluppare un waterfront, ovvero un'area dove socializzare e trascorrere il proprio tempo libero lungo un fiume come in molte altre città d'Europa sia sempre più lontana. In che modo cambieresti l'area Murazzi?

FM: Dal nostro punto di vista il successo dei Murazzi passa inevitabilmente dal presupposto che l’area deve avere vita durante tutte le ore della giornata fino a notte inoltrata. Questo presupposto è fattibile partendo da una diversificazione delle attività presenti nelle arcate che deve nascere in fase di concessione delle stesse. Avere, tra le 2 sponde, 16/18 attività tutte focalizzate sulla somministrazione ed intrattenimento non aiuterebbe una corretta concorrenza mirata ad una crescita della qualità e dei servizi ma bensì ridurrebbe tutto alla guerra dei poveri come quella che ci ha preceduto. Come già capita sulla nostra sponda l’aula studio Murazzi Sudent Zone dà un respiro diverso alla zona. Migliaia di giovani studenti si riuniscono sotto le sue arcate per studiare, questo porta presidio che rende più sicura l’area intera. Se anche sulla sponda destra ci fosse il giusto coordinamento cittadino si potrebbero avere attività diurne e notturne. Se ben coordinate queste imprese darebbe alla città servizi e tutele che fino ad oggi non si sono mai pensati in una zona che in tanti hanno bollato come “grigia” e che dovremmo “tutti” riprenderci.

Scopri altri Club di Torino (In Progress)